Arabia e Oceano Indiano Medio Oriente
Arabia Saudita
alla scoperta dell'Arabia
Partenza garantita Viaggio di Gruppo"Sotto il cielo ardente della mia patria,
Ogni granello di sabbia racconta una storia,
Di eroi e guerrieri che con onore camminarono,
In cerca di unità, in cerca di gloria"
(Ode alla Terra – Ibn Saud)
1° giorno – Italia/Ryad
Partenza in aereo per Ryad. Arrivo all’aeroporto, disbrigo delle formalità d’ingresso. Arrivo in città e sistemazione presso l’hotel 5 stelle Radisson Blu.
2° giorno – Ryad/Tabuk
Dopo la prima colazione, inizio delle visite alla città[1]. In mattinata, si raggiungerà ad-Dir’aiya (Patrimonio UNESCO), fondata nel 1446 e “nucleo” del wahhabismo, sede della famiglia Al Saud. L’antico insediamento di bassi edifici di fango, distrutto dagli Ottomani sotto Ibrahim Pasha (nel 1818), è oggi disabitato. Lungo il percorso, si potrà vedere il nuovo King Abdullah Finance District, uno dei progetti più grandi e importanti del paese. Su un’area di 1,6 milioni di metri quadrati (160 ettari), sono state costruite 59 torri residenziali, finanziarie e commerciali, comprese strutture residenziali e abitative come scuole, aree ricreative e ospedali per 12.000 persone. Riyadh vanta numerosi edifici moderni che meritano di essere visitati, come il Kingdom Center. Il primo grattacielo dell’Arabia Saudita, completato nel 2002, ha 99 piani e ospita numerosi grandi magazzini, uffici e un hotel a 5 stelle nella sua torre alta 302 metri. Dallo skybridge si gode di una magnifica vista su tutta la città. Nel pomeriggio, visita al Forte Masmak nella città vecchia di ad-Dira, che si trova accanto all’antico Zar Suq. La giornata si concluderà con la partenza, in aereo, per Tabuk. Arrivo e trasferimento all’Hotel Skyline Tabuk 4* Cena in ristorante.
3° giorno – Tabuk/Wadi Disah/Al Ula
Tabuk[2] è una città del nord-ovest dell’Arabia Saudita con un antico Forte e una storica piccola stazione ferroviaria. Successivamente partenza per Al-Ula. Sosta adAl-Disah, una valle incredibilmente tranquilla e pittoresca, lunga 25 km, con letti di fiumi sabbiosi e palme ombrose, circondata da imponenti scarpate di arenaria rossa e costeggiata da ruscelli d’acqua dolce. Le drammatiche scogliere ospitano antiche grotte, tombe nascoste e antichi petroglifi. Sosta per un picnic nella valle. Arrivo a Al-Ula e pernottamento al al Sahary al-‘Ulā Resort . Cena e pernottamento.
4° giorno – Al Ula
Inizio delle visite ad Al-Ula, la perla archeologica del paese, situata nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, abitata fin dall’età della pietra. In questa zona sono state ritrovate numerose iscrizioni e petroglifi risalenti alla civiltà talmudica, che risale all’incirca al I millennio a.C.[3] L’area desertica di questo sito archeologico è di incredibile bellezza e suggestione. A Mada’in Saleh (Patrimonio mondiale dell’UNESCO) si trovano i monumenti più imponenti delle civiltà pre-islamiche dell’Arabia Saudita, ai quali fa da contro altare la città di Petra, in Giordania. L’antica Al Hijr / Hegra era la capitale meridionale del regno nabateo, mentre Petra, oggi in Giordania, era la capitale settentrionale. A Mada’in Saleh si trovano 130 tombe rupestri con facciate e ingressi finemente scolpiti. Altro complesso degno di nota è Quasr al Bint, dove si trovano altre 23 tombe. Successivamente, visita alla città vecchia caratterizzata da case in mattoni di fango, fra loro interconnesse, a scopo di difesa. Soste saranno effettuate anche alle Valle di Madachil e alla zona desertica di Gharamil. Cena e pernottamento al campo.
5° giorno – Al-Ula
Escursione di mezza giornata a Dadan, l’antica capitale dei regni di Dadan (IX-VIII secolo a.C.) popolata dai discendenti di Abramo, una delle città più sviluppate dell’Arabia settentrionale prima dell’arrivo dei Nabatei nel I millennio a.C. Il sito archeologico è ancora quasi tutto da scavare. Dopo aver esplorato le rovine dell’antica città, visita alle tombe. Le più famose sono definite “Tombe del Leone” in quanto hanno la forma di un leone seduto ed erano riservate ai membri dell’élite dei tempi. Successivamente i viaggiatori raggiungeranno la gola di Jamal Ikmah: una biblioteca all’aperto dove si possono ammirare iscrizioni che risalgono alla civiltà Lihyan. Seconda colazione in un ristorante dalla cui terrazza si gode un maestoso panorama. Nel pomeriggio, visita all’Elephant Rock, un impressionante monolite di roccia che ha le sembianze di un elefante, uno dei simboli di Al Ula. La giornata si concluderà (tempo permettendo) con una cena BBQ al campo.
6° giorno – Al-Ula/Kaibar/Medina
Partenza per Medina, con una sosta a Khaibar, un’oasi su un altopiano lavico. Il villaggio di Khaybar era un insediamento ebraico all’epoca del Profeta, a metà del VII secolo, gli abitanti del villaggio furono espulsi da Umar ibn al-Khattab e la maggior parte di loro emigrò a Gerico, in Palestina. È ancora possibile vedere (dall’esterno) l’antica fortezza. Il villaggio è avvolto da numerose leggende che narrano di tesori nascosti, dagli ebrei in fuga sotto i tetti, di spiriti malvagi e di terribili epidemie[4]. Proseguimento per Medina[5] la “città delle luci”. Nel pomeriggio, visita ad una stamperia del Corano, dove – ogni anno – vengono stampate più di 10 milioni di copie del Sacro Corano, in innumerevoli lingue. Medina è una delle due città sante dell’Islam. La Mecca non può essere visitata e Medina è stata recentemente chiusa ai non musulmani, ad eccezione della moschea, che può essere vista dall’esterno durante la visita della città e la passeggiata all’Haram. Trasferimento all’hotel 3 stelle Gacine Medina. Cena e pernottamento.
7° giorno – Medina/Jeddha
Continuazione delle visite alle moschee più importanti. Dal monte Uhud (dove le truppe musulmane del Profeta combatterono contro i loro nemici provenienti dalla Mecca) i viaggiatori potranno godere di uno stupendo panorama sulla città santa. In seguito, partenza in treno per Jeddha[6] (circa 2 h di viaggio). Dopo l’arrivo, visita al Museo Abdul Rauf Khalil che ospita una bella collezione di dipinti ed arazzi e la cui architettura è alquanto singolare e bizzarra. Successivamente visita alla fontana più alta del mondo, con i suoi 312 metri (la Fontana del Re Fahd) che si trova sulla Corniche. Quando cala il buio, questa fontana è illuminata da 500 proiettori. La giornata si concluderà con una sosta al Cenomi Park Mall. Cena e pernottamento. Hotel Mövenpick. Cena in ristorante.
8° giorno – Jeddah
Durante la mattinata i viaggiatori passeggeranno sulle Corniche, la passeggiata più popolare per gli abitanti della città, interamente riservata ai pedoni, è lunga più di 35 km. Visita alla moschea galleggiante” Fatima al Zahra, nella parte settentrionale della Corniche. La Moschea è costruita su pilastri e sembra galleggiare sulle onde durante l’alta marea. L’edificio turchese a cupola, costruito nel 1985, combina architettura tradizionale e moderna ed è affiancato da un minareto bianco. Non potrà mancare una visita al colorato mercato del pesce, dove il pescato viene messo all’asta. Quindi, passeggiata nella città vecchia di Al Balad, nota per l’architettura delle case[7] in cui vivevano le famiglie dei ricchi mercanti alla fine del XIX secolo. Cena in albergo.
9° giorno – Jeddah/Italia
Partenza per l’Italia. L’arrivo è previsto in giornata.
Alberghi previsti:
Ryad: Radisson Blu 5* – Tabuk: Skyline Tabuk 4* – al-Alula: Sahary al-‘Ulā Resort 4* Sup – Medina:Gacine Medina 3* – Jeddah:Movenpik hotel 5*
[1] L’area intorno a Riyadh è stata abitata fin dall’antichità, con ritrovamenti archeologici che suggeriscono l’esistenza di insediamenti nella regione già nel Paleolitico. Si ritiene che la città stessa sia stata fondata nel XV secolo d.C. (intorno al 1400) come piccola comunità agricola grazie alla disponibilità di acqua dal vicino Wadi Hanifah. Nel XVIII secolo, la regione iniziò a svolgere un ruolo più significativo nella storia araba quando Muhammad ibn Saud fondò il primo Stato saudita nel 1744, alleandosi con il leader religioso Muhammad ibn Abd al-Wahhab. Da qui la nascita e la diffusione del wahhabismo, uno dei movimenti più conservatori e ortodossi dell’Islam che si rifà a quelli che i suoi seguaci considerano gli originali insegnamenti dell’Islam, articolati nel Corano e negli Hadith (i detti e le azioni del Profeta Maometto). I wahhabiti si oppongono fermamente a tutte le pratiche che considerano politeistiche, come la venerazione di santi, tombe e altre forme di intercessione sacra. Ritengono che tali pratiche affievoliscano il vero culto di Allah e condannano le varie innovazioni nelle pratiche e nelle credenze religiose che si sono sviluppate nel corso dei secoli. Gli aderenti si sforzano di ritornare agli insegnamenti delle prime comunità musulmane.
[2] Tabuk è una città situata nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, capoluogo della regione omonima. È una delle città più antiche della penisola arabica, con una ricca storia che risale all’epoca preislamica. Tra i suoi luoghi di interesse Ricordiamo: il Castello di Tabuk (Qal’at Tabuk), una fortezza ottomana restaurata, legata alla spedizione del Profeta Maometto nel 630 d.C. e la Stazione ferroviaria di Hijaz, parte della storica ferrovia Damasco-Medina, costruita durante l’epoca ottomana.
[3] I Thamud erano tribù nomadi che praticavano anche l’allevamento; ovviamente, nel deserto, la loro sopravvivenza era legata alle oasi e ai pozzi d’acqua. Le testimonianze più preziose della loro cultura sono le scritture rupestri, la c.d. “scrittura talmudica”. Si ritiene che questa scrittura sia stata una delle progenitrici della scrittura araba. I Thamud erano conosciuti per le loro tombe scavate nella roccia e per le loro strutture architettoniche. Madain Salih (Al-Hijr) è uno dei siti più noti, associati ai Thamud, e mostra le loro sofisticate tecniche di intaglio della pietra. Ma AI-Ula è legata soprattutto ai nabatei di cui Petra, in Giordania, è l’icona più famosa . Il regno nabateo fu fondato intorno al IV secolo a.C. e si affermò sotto il re Aretas IV (9 a.C. – 40 a.C.), che ne ampliò l’influenza e il potere. Pur mantenendo una certa autonomia, i nabatei divennero sudditi dell’Impero romano nel 106 d.C. I Nabatei erano un coacervo di culture e costumi diversi, grazie ai loro contatti con vari popoli, tra i quali: Greci, Romani ed Egizi. Questa miscela di influenze si rispecchiò nella loro arte, architettura e religione. Al-Ula fu una delle principali città dei Nabatei e svolse un ruolo fondamentale nelle rotte commerciali delle spezie e dell’incenso che collegavano l’Arabia ad altre regioni, compreso il Mediterraneo.
[4] Tra le leggende ricordiamo quella relativa al tentativo, da parte di una donna ebrea di uccidere Maometto, offrendogli del montone avvelenato. Un’altra narra di immensi tesori nascosti, dagli ebrei in fuga, tra le rovine del villaggio che nessuno ha ancora scoperto. Un tesoro protetto da antiche maledizioni, si narra che chiunque cerchi il tesoro venga ostacolato da eventi misteriosi (tempeste improvvise, allucinazioni, malattie). Ed ancora: l’area sarebbe popolata dai Jinn (esseri soprannaturali buoni o cattivi, che a differenza degli angeli, sono esseri creati dal fuoco. Ancora oggi, molti beduini evitano di accamparsi in questa zona perché considerata maledetta.
[5] Ricordiamo che nel 622 d.C. Maometto e i suoi seguaci migrarono dalla Mecca a Medina, evento noto come Hijra. Questa migrazione segnò l’inizio del calendario islamico. Medina divenne la prima città in cui l’Islam si affermò come ordine sociale e politico e fu qui che venne redatta la Costituzione di Medina, che delineava i diritti e le responsabilità della comunità musulmana e delle tribù non musulmane.
[6] la città è situata sulla costa del Mar Rosso, originariamente era solo un piccolo villaggio di pescatori che iniziò a svilupparsi nel VII secolo con i pellegrini che si recavano alla Mecca per l’”Haji”, il più famoso ed importante pellegrinaggio annuale alla Mecca, una sorta di “giubileo”, un dovere religioso obbligatorio per i credenti. Ricordiamo che l’Haji è uno dei 5 pilastri della religione musulmana, gli altri 4 sono : il giuramento di credere nel solo Dio Allah (lo “Shahadah”); la Zakat (il dovere dell’elemosina); il digiuno durante il Ramadam (“il Sawm”) ed infine la preghiera (la “Salat”). Le funzioni del pellegrinaggio si svolgono in 5 giorni nell’ultimo mese del calendario islamico.
[7] Gli edifici residenziali sono a forma di torre, realizzati in calcinacci di corallo e malta di argilla, con grandi balconi in palissandro indiano. Poiché lo spazio era limitato, le case della città vecchia erano costruite fino a 7 piani e ancora oggi sovrastano le moschee e i souq circostanti. Le case a torre risalgono all’apertura del Canale di Suez nel 1869. La città ed i suoi mercanti beneficiarono direttamente della nuova via commerciale marittima e si arricchirono rapidamente. La “Casa Nassif” ( che si trova al centro della città vecchia) è considerata la casa più bella della piazza e una delle attrazioni più importanti (vista esterna).
Stagione 2025 – Partenze garantite di gruppo – Minimo 2 partecipanti
Date
ogni venerdì del mese
Dal 1° maggio al 19 settembre 2025
Quota In Doppia € 3.150,00 p.p.
Supp. Singola €. 720,00
Dal 20 settembre al 31 dicembre 2025
Quota In Doppia € 3.700,00 p.p.
Supp. Singola €. 795,00
Le quote comprendono:
Volo interno con FlyNass (XY123) Airlines in classe economica - viaggio in treno Medina/Jeddah - 8 pernottamenti in camere doppie con aria condizionata e bagno/doccia + WC, in hotel 5/4 e 3* - 8 prime colazioni a buffet e 7 cene + 1 pranzo in hotel di lusso ad al-'Ulā + 1 pranzo picnic a Jabal Ulā, 1 pranzo al sacco a Jabal Lawz e Wadi-Disah. - Tutti i trasferimenti e gli spostamenti via terra in autobus o fuoristrada con aria condizionata – Tutte le visite e le escursioni indicate con guida parlante italiano – Assicurazione medico-bagaglio
Le quote non comprendono:
Voli internazionali (a partire da € 450,00 p.p. in bassa e a partire da € 860,00 p.p. in alta – Tasse aeroportuali – Spese consolari (€ 110,00 p.p) – Quota di iscrizione € 60,00 p.p. – Mance – Extra – Bevande – Assicurazione annullamento – Quanto non espressamente indicato.
Si prega di notare che:
1) Non è consentito il consumo di alcolici né sui voli né nel Paese. Decliniamo ogni responsabilità per il mancato rispetto di questa norma.
2) Il passaporto non deve contenere il timbro di Israele.
Importante: tenere pronta una copia del visto. Il servizio navetta vi porterà alla sala arrivi. Lì troverete i banchi dell'immigrazione (alcuni dei quali sono riservati esclusivamente ai viaggiatori arabi) e i banchi per tutte le altre nazionalità. Il funzionario prenderà in consegna la copia del visto e il passaporto, dopo il riconoscimento delle impronte digitali e del volto sarete portati al nastro trasportatore dei bagagli. Prima di ciò è previsto un controllo doganale del vostro bagaglio (non portate alcolici!!!). La vostra guida turistica o il vostro autista vi aspetteranno nella sala arrivi con il badge dell'agenzia e vi daranno un caloroso benvenuto.